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Porsche Cayenne 2024

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Il SUV sportivo che ha (ri)scritto la storia di Zuffenhausen

Una scelta coraggiosa che ha cambiato la storia

Quando, nel 2002, Porsche presentò la prima Cayenne, una parte della comunità di appassionati gridò al sacrilegio: un veicolo alto, a cinque porte, con la stessa cresta sul cofano della 911? Vent’anni – e oltre un milione e mezzo di esemplari dopo – il verdetto è cambiato: quella scelta coraggiosa ha salvato il marchio dal tracollo finanziario, ha aperto la strada alla 918 Spyder e oggi finanzia la futura gamma elettrica. Tre generazioni – 9PA, 92A e l’attuale E3, rivisitata nel 2024 – raccontano un’evoluzione costante: dalla carrozzeria “a pan di zenzero” della prima serie alle linee scolpite dell’ultimo restyling, impreziosite da fari HD-Matrix LED con 32.000 micro-segmenti che disegnano fasci luminosi su misura. La formula, però, è sempre la stessa: telaio in acciaio ultra-rigido, trazione integrale permanente con differenziale centrale a lamelle e un assetto capace di far dimenticare massa e centro di gravità elevato. Nasce così la risposta a una domanda che nessuno aveva osato porre: può un SUV comportarsi (quasi) come una 911 e, nel contempo, trainare tre cavalli o affrontare il deserto di Rub’ al-Khali?

Powertrain 2024: dal V6 turbo da 353 CV alla Turbo E-Hybrid da 739 CV

Il facelift 2024 segna la gamma più ampia mai vista su Cayenne. Si parte con il V6 3.0 turbo benzina da 353 CV, più efficiente del 15% rispetto al precedente grazie a iniezione centralizzata e turbina twin-scroll. La Cayenne S abbandona il V6 biturbo per un possente 4.0 V8 biturbo da 468 CV e 600 Nm, capace di 0-100 km/h in 4,7 s. Al vertice troviamo la Turbo E-Hybrid: stesso V8, ma accoppiato a un motore elettrico da 176 CV integrato nella Tiptronic a otto rapporti. Il sistema sviluppa 739 CV e 950 Nm, eroga 0-100 in 3,6 s e consente 82 km WLTP a zero emissioni grazie alla batteria da 25,9 kWh. Per gli irriducibili della pista c’è la Turbo GT, riservata alla carrozzeria Coupé: telaio ribassato di 17 mm, cerchi forgiati da 22”, pneumatici P Zero Corsa e un V8 da 659 CV che ha portato la Cayenne a siglare 7’38”9 al Nürburgring. Tutte le versioni adottano sospensioni pneumatiche a doppia camera con smorzamento continuo:
  • In modalità Off-Road si arriva a 245 mm di luce a terra.
  • In Sport Plus la carrozzeria si abbassa di 28 mm.
  • I supporti motore attivi irrigidiscono la sezione anteriore, riducendo beccheggio e migliorando l’agilità sui tornanti.

Abitacolo Taycan-style: tre display e tanta ergonomia Porsche

Dentro, la Cayenne di terza serie adotta lo Smart Cockpit visto sulla Taycan: strumentazione da 12,6″ curva, infotainment PCM da 12,3″ con mappe online e streaming nativo, e – per la prima volta su un SUV Porsche – un display passeggero da 10,9″ che riproduce video oscurati dal lato guida. Il selettore del cambio si sposta dietro il volante, liberando la consolle centrale per un pannello black panel con slider tattili e feedback aptico dedicati al clima. La qualità è da granturismo: pelle Club, cuciture a contrasto, finiture in alluminio spazzolato o legno Poros, sedili anteriori fino a 18 regolazioni con funzione massaggio. Dietro, la panca scorrevole di 160 mm permette di privilegiare lo spazio gambe o il bagagliaio (da 598 a 772 l a seconda del powertrain); nella Coupé, il tetto spiovente sottrae appena 22 l ma guadagna un profilo che richiama la 911. Sul fronte ADAS, il pacchetto InnoDrive fonde cruise adattivo e navigazione predittiva, mentre l’Emergency Assist può fermare l’auto in corsia e chiamare i soccorsi se il conducente non risponde.

Sostenibilità, motorsport e futuro a batteria

La Cayenne è stata la prima Porsche ibrida (2010) e la prima plug-in (2014); oggi, in Europa, oltre il 50% delle vendite è elettrificato. Nel 2026 arriverà la Cayenne EV su piattaforma PPE a 800 V – la stessa della Macan elettrica – con autonomie attese oltre i 700 km e ricarica a 270 kW. Un passo che permetterà di mantenere la leadership in un segmento ormai popolato da:
  • Lotus Eletre
  • Maserati Grecale Folgore
  • BMW iX
Ma l’impronta sportiva resta: Porsche ha appena vinto la classe E1-Hybrid alla 24 Ore del Nürburgring con una Cayenne prototipo alimentata da carburanti sintetici, a testimonianza di quanto il modello sia ormai un laboratorio di tecnologie per l’intera gamma. Anche nell’uso quotidiano la sostenibilità è di casa: pompe di calore di serie, sedili Race-Tex vegani e pacchetto Off-Road con componenti in plastica riciclata riducono l’impatto ambientale senza intaccare la proverbiale cura costruttiva tedesca.

Noleggio short-term: la via più flessibile per assaporare la Cayenne

Acquistare una Turbo E-Hybrid da oltre 185.000 € o una GT da pista forse non è la priorità di chi vuole concedersi un’esperienza straordinaria per un evento, un weekend in Costa Azzurra o una serie di meeting fra Zurigo e Francoforte. Le piattaforme di noleggio di fascia alta – Driverso in testa – consentono di:
  • Prenotare online la Cayenne preferita (SUV o Coupé, termica o ibrida)
  • Definire chilometraggio e location di consegna (hotel cinque stelle, yacht club, aeroporto privato)
  • Pagare solo i giorni effettivi di utilizzo
La tariffa comprende assicurazione kasko completa, pneumatici specifici e assistenza 24h, così ci si concentra unicamente sul piacere di guida: l’esplosione del V8, il silenzio del modulo elettrico nelle ZTL, l’handling che ricorda una 911 più alta di 40 cm. Un modo intelligente e senza vincoli per scoprire come un SUV possa racchiudere performance, lusso e versatilità in un unico, inconfondibile stemma Porsche.

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