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Porsche 911 (992): l’icona che si reinventa di continuo

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Porsche 911 (992): l’icona che si reinventa di continuo senza mai dimenticare le sue radici

  La generazione 992, lanciata per il model year 2020 e aggiornata nel 2025, è un ponte fra sei decenni di evoluzione: la riconosci subito, fedele alla prima 911 presentata a Francoforte, ma sotto le lamiere nasconde più intelligenza digitale, aerodinamica attiva e DNA da motorsport di qualunque altra Porsche stradale. La carrozzeria è cresciuta – 4,53 m in lunghezza, 1,85 m in larghezza – eppure resta bassa e muscolosa, con passaruota posteriori allargati di 44 mm rispetto alla 991, spoiler attivo integrato così bene che lo noti solo quando si solleva e maniglie a filo che emergono all’avvicinarsi della chiave. Scocca in alluminio, acciai stampati a caldo e compositi: il tutto è più rigido del 12 %, ma alleggerito dove conta; cofano in alluminio, tetto in magnesio sulla GT3, perfino le barre antirollio possono essere in carbonio. Il risultato? La 911 resta fresca davanti a un beach club di Ibiza come a 300 km/h lungo la Mulsanne durante una Porsche Track Experience. Powertrain 2025: boxer 6 da 385 CV a 650 CV – e il primo ibrido 911 Tutti i motori 992 sono boxer sei cilindri twin-turbo posteriori: 3,0 L per le Carrera, 3,7 L per le Turbo, con cilindri rivestiti al plasma, turboventole a geometria variabile e intercooler integrati nel plenum. Si parte con la Carrera da 385 CV, 0-100 km/h in 4,2 s con PDK. Le Carrera S/4S salgono a 450 CV e 3,7 s; volendo c’è il cambio manuale a 7 marce. Le Carrera GTS/4 GTS toccano 480 CV grazie a camme dedicate, turbine in titanio e volano alleggerito che sale a 7.400 giri con la verve delle vecchie Mezger aspirate. Un gradino sopra arriva la Turbo: 580 CV, 750 Nm in over-boost, 0-100 km/h in 2,8 s, trazione che umilia molte super-berline ma educazione da daily driver. La Turbo S libera 650 CV, scatta a 200 km/h in 8,9 s, tocca 330 km/h e consuma 11,2 L/100 km WLTP grazie a pompe olio a cilindrata variabile, rete a 48 V per barre antirollio elettriche e pre-spool elettrico dei turbocompressori. I puristi possono saltare i turbo e ordinare la GT3: 4,0 L aspirato, 525 CV a 9.000 giri, 1.418 kg DIN e giro Nordschleife sotto i 7 minuti. La radicale GT3 RS porta l’aerodinamica a 860 kg di carico a 285 km/h grazie ad alettone swan-neck con DRS e splitters racing. Novità 992.2 è la 911 Carrera e-Hybrid: stesso 3,0 L collegato a un motore elettrico da 60 kW dentro l’otto-marce PDK. Potenza combinata 485 CV, ma la coppia sale a 650 Nm istantanei che annullano il turbo-lag; la batteria da 6,5 kWh consente 12 km e-drive fino a 85 km/h, perfetta per le ZTL urbane, aggiungendo solo 60 kg grazie a cablaggi in alluminio e cofano posteriore in carbonio. Abitacolo Driver Experience: anima analogica, mente digitale Ci si cala in sedili sportivi o nei bucket a guscio da 18 vie, con pedaliera spostata 14 mm verso il guidatore per un heel-and-toe impeccabile. Il classico layout a cinque strumenti rimane, ma quattro sono proiettati su un display curvo da 12,6″ configurabile (mappa full-screen, g-meter o visore notturno). Al centro, PCM da 10,9″ con OS 7.0: CarPlay/Android Auto wireless, Spotify nativo, app-store Android Automotive e update OTA. Le rotelle del clima restano fisiche, mentre la manopola modalità di guida passa sul volante come sulla 918 Spyder. Materiali? Pelle parziale di serie, Club leather o pacchetto Race-Tex per risparmiare 5 kg. La linea “Heritage” offre sedute pied-de-poule e strumenti retro-illuminati verdi anni 60. L’illuminazione ambientale vira dal bianco al rosso man mano che selezioni Sport Plus; l’impianto Burmester 3D da 1.455 W integra subwoofer nelle longherine trasformando la 911 in studio mobile quando non stai inseguendo split-time. Dinamica: PASM, retro-sterzante, PDCC e aerodinamica da pista Tutte le 992 adottano il Porsche Active Suspension Management con molle a rateo variabile; le GTS e Turbo dispongono di tre mappe smorzamento. L’opzione Porsche Active Ride usa idraulica ad alta velocità per eliminare rollio: in modalità Comfort l’auto curva piatta a 1 g. Lo sterzo posteriore gira le ruote di 2,5° in controfase sotto 50 km/h per un diametro di svolta da Cayman, poi in fase sopra 80 km/h per cambi corsia fulminei. I carboceramici da 410/390 mm tagliano 50 kg di masse non sospese e arrestano la Turbo S da 200 km/h in 123 m senza fading. Sulla GT3 RS, il radiatore centrale lascia i condotti laterali al raffreddamento dei freni e al feeding di enormi diffusori frontali, mentre l’alettone attivo funge da air-brake in staccata. Sostenibilità e carburanti del futuro Porsche compensa ogni 911 nuova investendo nell’impianto cileno Haru Oni che produce eFuel sintetico compatibile con qualunque boxer. La rete a 48 V favorisce lunghe fasi di veleggio e alimenta il compressore A/C elettrico, riducendo la resistenza della cinghia servizi del 2 %. Dal 2027 la 911 adotterà una strategia multi-fuel – benzina premium, eFuel o miscele bio-etanolo – mentre le varianti ibride limitano le emissioni urbane. Noleggio a breve termine: come provare la 911 senza gli oneri della proprietà Acquistare una 911 Turbo S o una GT3 RS implica un investimento elevato, tempi di attesa e costi di gestione importanti. Il noleggio premium a breve termine di Driverso offre un’alternativa pratica: si prenota online scegliendo il modello più adatto—Carrera S per un viaggio panoramico, e-Hybrid per accedere alle zone a basse emissioni, GT3 per una giornata in pista—con possibilità di selezionare trasmissione, impianto frenante, pacchetti dati o accessori specifici. Il veicolo viene consegnato con trasporto dedicato presso aeroporto, hotel o circuito, accompagnato da un briefing tecnico e assistenza 24/7. Si pagano solo i giorni effettivi di utilizzo, evitando svalutazione, assicurazione annuale e manutenzione specialistica, ma con la libertà di sperimentare le prestazioni e la tecnologia della Porsche 911 quando necessario.

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